lunedì 19 agosto 2013

Dream Cast #3: Ares, il Dio della Guerra

La voce della battaglia.

Figlio di Zeus e di Era, Dea del matrimonio, Ares è cresciuto tra le armi e i combattimenti corpo a corpo.
Da sempre protettore dei guerrieri a lui devoti, egli interferì nelle battaglie più sanguinarie in più di un occasione, contravvenendo al divieto imposto da Zeus dopo la celebre Guerra di Troia di prender parte alle vicende degli umani.
La sua furia aumentava con gli spargimenti di sangue, inducendolo a perdere completamente il senno e a compiere immani massacri sul campo di battaglia.
Non era raro infatti che durante una guerra tra eserciti, d'improvviso, quasi come la quiete che precedeva la tempesta, una densa nube di sabbia rossastra si innalzava sul campo di battaglia rendendo la visibilità impossibile. Poi, proprio mentre i guerrieri di entrambi gli schieramenti prendevano la decisione di interrompere lo scontro a causa delle avverse condizioni atmosferiche, un vento impetuoso si levava con la forza di un uragano, attraversando tra grida e gemiti strazianti il campo di battaglia.
La nube rossa svaniva, rendendo ai superstiti la vista. Il vento dava spazio all'arsura, lasciandosi alle spalle una scia di cadaveri. Questi erano gli interventi di Ares, atti a volgere la vittoria di intere battaglie a favore di uno schieramento, o dell'altro.
Il Dio guerriero affrontò anche un notevole numero di creature mostruose partorite dalle profondità degli Inferi, e prese parte alla guerra contro Ade, schierandosi in favore del padre. Tuttavia in cuor suo da sempre alberga il terribile rammarico di non aver potuto partecipare, in quanto non ancora nato, alla più gloriosa guerra di tutti i tempi, la celebre Titanomachia vinta da suo padre contro il perfido Crono.
Nonostante l'indomito carattere portato per gli scontri e le competizioni, Ares cela in sé un lato che ben si cura di non rivelare ad alcuno, tranne che alla sua amata Afrodite, l'unica cui è concesso di oltrepassare la spessa corazza della sua armatura e giungere fino al suo cuore. Per tutti gli altri c'è la lama della sua spada.

Informazioni mitologiche.

Ares, per i romani Marte, incarnava gli aspetti più violenti della guerra, in contrapposizione ad Atena la quale rappresentava l'astuzia e la strategia militare.
Veniva adorato principalmente nella bellicosa città di Sparta, i cui guerrieri si dicevano essere suoi discendenti. Spesso gli spartani invocavano il suo nome prima dell'inizio di una battaglia credendo, così facendo, di ingraziarsi il Dio ed avere il suo aiuto nella vittoria finale.
Il suo animale sacro era il cinghiale, in cui si narra si fosse tramutato per porre fine alla vita di Adone, amante umano di Afrodite verso cui il Dio nutriva una sfrenata gelosia.
Secondo altre leggende invece fu lui a mandare il cinghiale ad assassinare l'uomo, in maniera tale da far sua la bella Dea.
Generalmente la sua figura viene affiancata a quella di Afrodite, anche se stando ad antichi testi sarebbero attestate al Dio oltre trenta amanti umane e divine.

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